Questo monologo usa la metafora dell'albero e ha la forma di un albero. Il tronco è una definizione originale ma assai salda di felicità, un singificato della parola radicato nell'etimo: felice viene da felix, termine che in latino indicava, per esempio, un albero molto fruttuoso. Da tale ceppo massiccio si diramano quattro discorsi: sul dare frutto, sulla forma perfetta, sull'innalzare rami e l'affondare radici, sul contattare altri alberi. Ogni discorso si biforca a sua volta in due storie. Così incontriamo un matematico, un artista, un atleta, un oratore, un giardiniere, un astronomo, un genio, un poeta. Una narrazione commossa e comica. E, allo stesso tempo, un'impetuosa orazione sul senso del vivere.