Tutti la acclamano, tutti la cercano e al Garibaldi torna per la quinta replica "Bruna è la notte"!
Uno spettacolo a cavallo tra musica, canzoni e poesia.
Un inno alla toscanità più autentica
firmato da Alessandro Riccio e Alberto Becucci
Bruna ha cessato praticamente subito di essere “un personaggio”, dal suo primo spettacolo. Dal momento in cui il pubblico si riferiva a lei travalicando l’interprete che era sotto la maschera di lattice.
Bruna era la zia, la mamma, la nonna di tutto quel pubblico che si rivolgeva a lei con messaggi privati sui social chiedendo consigli, rivelandole insicurezze e dubbi, creando una confidenza che ha stupito i suoi due ideatori.
Ed è stato lo stesso pubblico a suggerire a Riccio e Becucci di continuare a raccontare altre storie di Bruna, curioso di conoscere cosa sarebbe successo “dopo”, creando un precedente che in teatro accade raramente: la nascita di una nuova “maschera”.
La formula quindi di continuare a raccontare l’evoluzione del personaggio di Bruna, ha creato con lo spettatore una confidenza e una ritualità ad andare a vedere “la Bruna”, tornando e ritornando più volte sia a vedere lo stesso spettacolo, portando amici, genitori, vecchie zie ormai desuete dal recarsi a teatro, sia proponendo a Riccio e Becucci nuove avventure per la strampalata signora di San Frediano.